In sala operatoria. 3 pazienti su 10 sono uomini

Che la chirurgia estetica non sia più un tabù per le donne, è ormai acclarato. Un intervento di aumento del seno o di rinoplastica su una donna non fanno più notizia, ma il discorso cambia quando si parla di chirurgia estetica maschile.
Il trend è piuttosto in crescita, ma ancora sono pochi e restii gli uomini ad ammettere di aver ricorso al chirurgo estetico per un piccolo o grande “ritocco”.

Ciò nonostante sono i numeri a parlare e a quanto sembra in medicina e chirurgia ben 3 pazienti su 10 sono maschi. Ampiamente confermato dalle statistiche infatti, l’Isaps (la società internazionale di chirurgia plastica ed estetica) ha stabilito, oltre la settima posizione del nostro Paese per il numero di interventi di chirurgia estetica, che gli uomini che ricorrono al bisturi sono ben del 30%.

Gli uomini italiani quindi sarebbero anche più vanitosi dei britannici, il cui ricorso agli interventi estetici si riduce di circa il 15% rispetto alle stime d’Italia.
Mentre infatti, gli inglesi preferiscono il ritocco, gli italiani non escludono la chirurgia plastica, e in particolare, non rinunciano alla ginecomastia, alla lipoaspirazione dei fianchi e agli interventi anti-age al viso.

Tra i trattamenti più richiesti dagli uomini, prendono spazio infatti proprio quelli rivolti al ringiovanimento del volto. In particolare, il successo spetta alla tossina botulinica per la riduzione delle rughe e ai filler riassorbibili, sopratutto l’acido ialuronico.
Non mancano inoltre le operazioni di il lifting al viso ai primi posti, insieme alla blefaroplastica e alla rinoplastica.

Agli ultimi posti invece tra gli interventi di chirurgia plastica c’è la la liposuzione, che consente di eliminare evidenti quantità di grasso con cicatrici di dimensioni molto ridotte.

Poco più di 20 anni fa i pazienti della chirurgia e della medicina estetica di sesso maschile erano appena il 5%, oggi, con un buon 30% si può affermare che la bellezza non è più solo donna.

Autore: Dr. Pierfrancesco Bove

Sono il Dr. Pierfrancesco Bove, laureato in Medicina e Chirurgia ed abilitato alla professione medica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli con il massimo dei voti.