Tutti sudano, sopratutto se le temperature esterne sono particolarmente alte. Si suda poi quando a far da padrone sono le emozioni, come forti stati d’ansia, paura, tensione. Ma che succede quando il sudore si presenta con costanza e senza una reale motivazione?
In questi casi, una visita di controllo, permetterà al paziente di stabilire se si tratti o meno di un disturbo chiamato iperidrosi. Si tratta di una disfunzione del sistema nervoso simpatico che lavorando ad un livello particolarmente elevato causa una eccessiva produzione di sudore, di molto superiore al necessario.
Per tenere sotto controllo il problema o, quando possibile, per eliminarlo, la medicina e la chirurgia estetica offrono una serie di trattamenti, per la precisione, 4 che garantiscono buoni risultati nel tempo.
Prediletto contro l’iperidrosi è il trattamento con Botulino di tipo A. Le infiltrazioni della sostanza, nell’area affetta dal disturbo consentono di inibire la secrezione delle ghiandole sudoripare riducendo così l’eccessiva sudorazione. Piccola pecca del trattamento è la durata limitata dei risultati ottenibili; per quanto sia riscontrabile un progressivo miglioramento dell’iperidrosi entro una settimana, tuttavia è necessaria una terapia di mantenimento nel corso dell’anno per ottenere una durata degli effetti.
In altri casi, per l’iperidrosi la medicina estetica propone delle sedute di ionoforesi, un trattamento non invasivo che sfrutta le potenzialità della corrente a bassa intensità in grado di generare una otturazione del meccanismo delle ghiandole sudoripare. I risultati ottenibili con la ionoforesi hanno durata variabile di circa 3 o 4 settimane e dunque per prolungamento dell’inibizione della sudorazione.
Restano per il campo della medicina gli antitraspiranti. Il trattamento sfrutta le potenzialità di una specifica sostanza in grado di limitare la sudorazione eccessiva: il cloruro di alluminio. Per essere efficace, la sostanza è applicata sulla zona di interesse in una concentrazioni variabile dal 15% al 25%.
Più diretta è la soluzione ultima offerta dalla chirurgia plastica: un intervento per interrompere gli stimoli del sistema dei gagli, realizzando un blocco nella conduzione nervosa. L’operazione è eseguita in toracoscopia e permette di ottenere una definitiva soluzione al problema dell’iperidrosi.
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