le protesi mammarie e il nuovo rivestimento esterno

L’Università di Manchester è di recente impegnata nella realizzazione di un nuovo rivestimento esterno per le protesi mammarie in silicone. Lo scopo è quello di produrre una superficie di base simile alla cute che permetta così una più fisiologica risposta, in presenza di protesi, da parte dell’organismo umano. Secondo i ricercatori inglesi, la superficie delle nuove protesi non sarà perfettamente liscia perché, riproponendo la forma più ruvida della cute umana, il corpo della paziente potrebbe accettare più facilmente la protesi mammaria riducendo al minimo sgradevoli effetti collaterali generati con il passare del tempo.

Negli ultimi anni sempre più donne scelgono di sottoporsi ad interventi di mastoplastica additiva sia per motivi estetici (mastoplastica addittiva o mastopessi con protesi) che ricostruttivi (esiti tumori mammari) e circa il 10% di queste ultime sviluppa una contrattura capsulare dovuta alle protesi. Il nostro organismo considera la protesi mammaria come un corpo estraneo costituito da tessuto fibroso. La contrattura capsulare subentra quando si genera un cospicuo aumento di questo tessuto intorno all’impianto.

Pertanto l’intento particolare dei ricercatori è proprio quello di evitare che possano verificarsi spiacevoli incidenti di questo tipo a distanza di poco tempo dall’operazione chirurgica; incidenti che causano non solo dolori e sensazioni di tensione localizzato ma anche deformità delle protesi e conseguenti risultati anti-estetici.

Tuttavia il progetto è ancora in fase di sperimentazione e attualmente non si conoscono i tempi necessari affinché i nuovi rivestimenti esterni per le protesi siano disponibili per i chirurghi di tutto il mondo. La ricerca nei laboratori inglesi procede però a grandi passi e non dovrebbe mancare moltissimo prima che l’intervento di mastoplastica additiva sia condotto con l’ausilio di protesi “anti-contrattura capsulare”.

Autore: Dr. Pierfrancesco Bove

Sono il Dr. Pierfrancesco Bove, laureato in Medicina e Chirurgia ed abilitato alla professione medica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli con il massimo dei voti.