In sala operatoria 3 interventi su 10 correttivi di un errore chirurgico

“Buona la prima” è una espressione, a quanto pare, non sempre valida in chirurgia plastica. Accade infatti, in molti casi che l’intervento richiesto non soddisfi le aspettative finali e che, nel peggiore dei casi, i risultati siano inaspettati persino per il chirurgo.
In casi simili o in seguito a complicazione post-operatorie è inevitabile il ricorso ad un secondo intervento correttivo.

Ogni anni infatti sono circa 3 su 10 gli interventi chirurgici correttivi di un precedente errore in sala operatoria. Percentuali e numeri chiariscono come l’errore chirurgico sia più frequente di quanto ci si aspetti e ciò è spesso da ricondurre alla poca professionalità ed esperienza del medico.

Ciò nonostante, per correggere l’esito poco gradito, i pazienti si rivolgono nel 31,1% dei casi allo stesso chirurgo da cui sono stati operati la prima volta. La percentuale restante, la maggioranza del 68.9%, preferisce invece optare per un altro professionista, nella speranza che il problema si risolva e non ricapiti nuovamente.

In merito a questa incidenza in sala operatoria, l’Aicpe ha voluto precisare come la chirurgia plastica non sia effettivamente una disciplina perfetta e che spesso, pur rivolgendosi a bravi chirurghi, la diversità e variabilità di reazione dei pazienti ai trattamenti e alle operazioni può essere in rare occasioni imprevedibile. Tuttavia  essere documentati sul consenso informato consente al paziente di conoscere accuratamente gli eventuali rischi e le complicazioni inerenti all’operazione a cui sta per sottoporsi.

Ma non solo. Scegliere sempre un professionista è indispensabile alla buona riuscita di una operazione, accertarsi sulla sue capacità nel gestire casi già operati, e avere dimostrazione che si serve di strutture adeguate; insomma un vero specialista.

In sintesi è sempre bene informarsi prima di sottoporsi ad un intervento per evitare spiacevoli sorprese.

Autore: Dr. Pierfrancesco Bove

Sono il Dr. Pierfrancesco Bove, laureato in Medicina e Chirurgia ed abilitato alla professione medica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli con il massimo dei voti.