lifting del viso: qualche domanda sull’intervento al chirurgo

Le informazioni sui pro e i contro di un intervento di chirurgia plastica non sono mai abbastanza, per questo ci siamo rivolti al Dott. Pierfrancesco Bove, chirurgo plastico di grande esperienza. Con lui è stato affrontato il discorso sull’intervento di lifting del viso attraverso alcune tra le domande più frequenti a riguardo.

Il lifting al viso, Dott. Bove, rende davvero più giovani?
Direi di si, non a caso, il lifting del viso rientra tra gli interventi di chirurgia antiaging. L’operazione consente di migliorare l’estetica del volto, di ridurre i piccoli e i più comuni inestetismi locali come rughe e pelle cadente. Permette di ottenere un aspetto più tonico, più fresco e sicuramente più giovane, riposizionando i tessuti del viso, vittime del tempo. È importante, comunque, specificare che il lifting del viso è da considerare quasi esclusivamente nei casi di invecchiamento avanzato per cui i trattamenti di medicina estetica non sono più soddisfacenti ed efficaci.

L’intervento come si svolge?
Il lifting è un tipo di intervento che può essere tranquillamente svolto in anestesia locale con sedazione anestesiologica. Tuttavia , in alcuni casi è consigliabile optare per l’anestesia generale dovuta al prolungamento della durata dell’intervento. Ciò che influenza la scelta è la possibile associazione di diverse tipologie di lifting. C’è il lifting cervico-facciale che permette il riposizionamento dei tessuti del terzo inferiore di volto e collo. L’incisione parte dalla regione temporale, poi dinanzi e dietro le orecchie e davanti l’attaccatura dei capelli del collo per effettuare poi uno scollamento dei tessuti e allestire un lembo di SMAS e platisma. Questi lembi sono molto efficaci e consentono di riposizionare stabilmente l’impalcatura del volto.

C’è poi il lifting frontale effettuato con una incisione lungo il cuoio capelluto o tramite 5 piccoli accessi chirurgici con la tecnica endoscopica. Consente di stirare i tessuti della fronte e può essere utile associarlo una dermoabrasione cutanea nei casi di segni di invecchiamento profondi.  C’è infine il lifting temporale per lo stiramento dei tessuti attorno agli occhi e il riposizionamento, se opportuno, del sopracciglio attraverso delle incisioni nel capillizio al di dietro delle tempie. Si cataloga anche il mini-lifting meno complicato rispetto al classico intervento di stiramento dei tessuti del volto.

Cosa cambia tra il lifting e il mini lifting del viso?
Il lifting è una procedura chirurgica più invasiva rispetto al mini lifting. Quest’ultimo infatti è suggerito in presenza dei primi segni dell’invecchiamento in sostituzione ai trattamenti medico-estetici come i filler riempitivi. Con il mini-lifting i tessuti vengono riposizionati, attraverso un’incisione dinanzi all’orecchio estesa leggermente al di dietro volta alla creazione di una piccola tasca sottocutanea. Lo stiramento si svolge tramite delle placcature dello SMAS, e successivamente viene rimosso l’eccesso cutaneo evidente.

Per le cicatrici, cosa bisogna fare?
Per fortuna, le incisioni praticate per lo stiramento dei tessuti sono situate in zone che definirei strategiche. Le cicatrici, quindi, non saranno evidenti e nel caso il paziente ritenesse necessario l’intervento di trattamenti per eliminarle, suggerirei la chirurgia laser. Esistono trattamenti di laserterapia specifici per cicatrici da sutura medica.

Per ulteriori informazioni sull’intervento di lifting a Salerno potete rivolgervi al Dott. Bove Pierfrancesco.

Autore: Dr. Pierfrancesco Bove

Sono il Dr. Pierfrancesco Bove, laureato in Medicina e Chirurgia ed abilitato alla professione medica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli con il massimo dei voti.