Mastoplastica riduttiva: quando ricorrere all’intervento di riduzione del seno

Che un seno si possa ingrandire grazie alla chirurgia plastica estetica è noto ormai fin dall’alba dei tempi! Al contrario, invece, sono non poche le donne che farebbero di tutto pur di ridurre il proprio dècolletè a volte troppo ingombrante ma un pò per timore delle cicatrici, un pò per l’intervento, rinunciano a ritrovare l’armonia del proprio corpo e del proprio essere.

Questo perchè, quando il seno è troppo grande, si ha spesso la tendenza a “sopportare”, a vivere accettando dei compromessi. Eppure per alcune donne quelle taglie di troppo rappresentano in alcuni casi un vero e proprio problema capace di copromettere anche il rapporto con l’altro sesso.

Subentrano dunque delle implicazioni a livello psicologico quali: problemi di autostima, ansia e imbarazzo.

All’accettazione di sè poi, un seno troppo grande può determinare altri disturbi come: problemi di postura, infiammazioni croniche di collo, spalle e schiena e in alcuni casi anche problemi respiratori.

In questi casi, ricorrere ad una mastoplastica riduttiva può rivelarsi fondamentale. L’intervento permette infatti di ridurre il volume del seno di qualche taglia donandogli una nuova forma e proporzione.

La procedura prevede l’eliminazione del tessuto cutaneo, ghiandolare e tessuto adiposo in eccesso e il riposizionamento del complesso areola-capezzolo nella sua sede naturale.

COn l’intervento è inoltre possibile correggere eventuali asimmetrie o differenze di grandezza fra le due mammelle o areole eccessivamente grandi.

La durata dell’intervento varia da due a tre ore.

Per ulteriori informazioni sulla mastoplastica riduttiva a Salerno è possibile rivolgersi al Dott. Pierfrancesco Bove.

Autore: Dr. Pierfrancesco Bove

Sono il Dr. Pierfrancesco Bove, laureato in Medicina e Chirurgia ed abilitato alla professione medica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli con il massimo dei voti.