Donne e corpo: 1 donna su 3 non si piace

In Italia, 1 donna su 3 non si piace.
Dati statistici hanno infatti dimostrato come tra le donne italiane sia diffuso un evidente stato di insoddisfazione verso la propria esteticità, verso un corpo che necessiterebbe, a loro opinione, dell’aiuto del chirurgo.

L’insoddisfazione verso se stesse interessa sopratutto le casalinghe d’Italia di cui ben il 56% vorrebbe sottoporre all’attenzione del chirurgo il seno, le gambe e la pancia. Difatti questa scarsa accettazione di sé ha origine soprattutto dalla presenza di rotondità troppo accentuate su pancia e fianchi, testimoniato da circa il 71% delle donne, e su cosce ( ben il 29%).
Un disagio che spesso ha poco a che fare con l’età è inoltre la conformità del seno. Sono molte le donne italiane che vorrebbero avere un seno prosperoso, convinte che ciò possa stabilire la propria autostima. Il 17% di queste ultime inoltre è minorenne e, seppure in divenire, manifesta già il desiderio di aumentare di una o due taglie il proprio seno.

Negli ultimi anni, la bellezza fisica, sempre più costruita a immagine dei modelli televisivi, è diventata un imperativo, provocando, nell’universo femminile, un senso costante di inadeguatezza.
Ispirandosi così ad un modello ritenuto ideale, in questa sconfortata visione della bellezza d’ Italia, la medicina e la chirurgia estetica appaiono ai loro occhi come una soluzione spesso desiderata e non praticata, mettendo inoltre in evidenza come la maggior parte delle donne in questione sia poco informata.

Ciò nonostante, è in costante crescita il numero delle italiane, di cui buona parte sono adolescenti, che ricorre ad interventi chirurgici o trattamenti medico-estetici. Secondo stime non ufficiali sono infatti circa 180mila le donne che ogni anno si sottopongono ad operazioni di chirurgia plastica per la correzione di difetti fisici e, di queste, circa 25mila sono di mastoplastica additiva o riduttiva.

Autore: Dr. Pierfrancesco Bove

Sono il Dr. Pierfrancesco Bove, laureato in Medicina e Chirurgia ed abilitato alla professione medica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli con il massimo dei voti.