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Allattamento e mastoplastica additiva: un dubbio delle pazienti

Tra le più frequenti domande rivolte al chirurgo plastico prima di un intervento di mastoplastica additiva è: posso allattare dopo l’intervento?

Per capire se e come può cambiare il seno dopo un intervento di aumento di volume con protesi abbiamo rivolto alcune domande al Dott. Bove Pierfrancesco, medico e chirurgo plastico attivo in molte città italiane e ospite in molte trasmissioni televisive.

Dott. Bove, la presenza delle protesi mammarie può compromettere la naturale funzionalità del seno di allattare?
Se si utilizza la giusta tecnica, aumentare il seno con protesi non rappresenta un problema per l’allattamento. Bisogna infatti chiarire che ciò che conta è non incidere i dotti galottofori. Per questo le protesi mammarie vengono inserite a livello sotto-muscolare con tecnica dual-plain. Con tale tecnica la protesi sarà coperta sono dal muscolo pettorale che non solo riduce un possibile rigetto ma che va a coprire la protesi dando un risultato naturale sia a livello tattile che visivo.

Altro aspetto positivo di questa tecnica è che la ghiandola mammaria e i dotti galattofori non verranno mai toccati, permettendo cosi alle pazienti di poter allattare e continuare a fare prevenzione con l’esecuzione di ecografie mammarie e mammografie come prima dell’intervento stesso.

Allattare con le protesi rappresenta un pericolo per la paziente o il bambino?
No, non esistono né rischi né controindicazioni. Si può allattare tranquillamente con le protesi al seno. Non vi è pericolo che il silicone di cui sono fatte possa entrare nei dotti mammari.

In quali casi di aumento del seno si compromette l’allattamento?
In alcune particolari situazioni, il chirurgo può ritenere preferibile e opportuno procedere per un aumento del seno con accesso areolare, che in tal caso prevede incisioni anche dei dotti galottofori. Un po’ più complesso è la situazione in cui sia necessaria anche la correzione della ptosi, ovvero della caduta del seno che può essere corretta solo con una procedura di mastopessi. In questo caso, si deve procedere con una incisione periareolare, e talora anche con incisioni verticale e orizzontale (per modellare e “liftare” il seno verso l’alto. Anche una riduzione del seno talvolta può rappresentare un problema per la futura funzione dell’allattamento. Pertanto ogni caso è a sè e solo nel corso di una visita di controllo il chirurgo potrà valutare la tecnica chirurgica più indicata cercando di preservare questa funziona naturale del seno.

Autore: Dr. Pierfrancesco Bove

Sono il Dr. Pierfrancesco Bove, laureato in Medicina e Chirurgia ed abilitato alla professione medica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli con il massimo dei voti.

                

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