Dott. Pierfrancesco Bove

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Riabilitazione facciale della lipoatrofia HIV correlata Salerno

Il virus HIV, Virus dell’Immunodeficienza Umana, è un retrovirus, cioè un virus a RNA, che attacca alcune cellule del sistema immunitario, principalmente i linfociti CD4, che sono importantissimi per la risposta immunitaria, indebolendo il sistema immunitario fino ad annullare la risposta contro virus, batteri, protozoi e funghi. La distruzione del sistema immunitario causa una sindrome che si chiama AIDS . Una persona affetta da AIDS è maggiormente esposta alle infezioni. Il virus può essere presente oltre che nel sangue anche in altri liquidi biologici. In particolare nello sperma e nelle secrezioni vaginali l’HIV può essere presente in grande quantità.

 

Non esistono al momento cure per la guarigione dall’HIV o dell’AIDS. I recenti progressi ottenuti grazie ai nuovi farmaci hanno permesso di garantire ai pazienti sieropositivi in terapia un’aspettativa di vita pari a quella di chiunque altro ed anche nel caso di diagnosi ritardata la sopravvivenza media è spesso di qualche decennio. E’ infine stato confermato che il momento in cui si inizia la terapia antiretrovirale ha un impatto decisivo sull’aspettativa di vita: quanto più è precoce tanto più è probabile garantire un’aspettativa pari a soggetti sani. La terapia antiretrovirale ha drasticamente ridotto morbilità e mortalità dei pazienti con infezione da virus dell’immunodeficienza umana tipo 1 (HIV-1). Tuttavia, sono stati descritti numerosi effetti indesiderati.

 

Tra questi effetti essa può frequentemente determinare lipodistrofia, una combinazione di varie alterazioni metaboliche e modificazioni della massa adiposa corporea. Essa può manifestarsi con aspetti diversi. Alcuni individui dimostrano aumento del tessuto adiposo in corrispondenza delle regioni addominali, o ingrossamento del petto o deposito adiposo al di sopra della regione cervicodorsale della colonna vertebrale (la cosiddetta “gobba di bufalo”). Frequentemente, I pazienti presentano segni concomitanti di lipoatrofia, come perdita di tessuto adiposo sottocutaneo dal viso (guance incavate) e dagli arti. Queste alterazioni fisionomiche possono portare alla stigmatizzazione del paziente e quindi costituire elemento sostanziale per una riduzione della sua aderenza alla terapia. E’ proprio qui che entra in gioco la chirurgia plastica.

 

IL CANDIDATO IDEALE

Come abbiamo detto il paziente che si rivolge al chirurgo plastico per questo problema è il paziente malato di AIDS con un’espressione sofferta, un viso svuotato e che spesso si allontana dai suoi veri lineamenti. Compito del chirurgo è riempire il volto nelle zone svuotate e ridare tonicità alla cute cadente

 

PRIMA DELL’INTERVENTO

Durante la visita pre-operatoria il chirurgo spiegherà al paziente su quali zone svuotate del viso si andrà ad intervenire e come potranno essere i risultati finali.

 

L’INTERVENTO

Il trattamento ideale in questi casi risulta essere il filler di lunga durata che va a riempire le zone svuotate e ridare tonicità e turgore al volto cadente. Si sconsiglia il lipofilling perché i pazienti sono spesso molto magri e non hanno tessuto adiposo in eccesso da prelevare per tale trattamento.

 

DEGENZA POST-OPERATORIA

L’intervento avviene in regime di Day-Hospital senza necessità di ricovero notturno in clinica. Le zone trattate del viso potranno presentare lividi, arrossamenti e gonfiore per l’introduzione dei piccoli aghi che possono ledere alcuni capillari. Tutto sparirà nel giro di pochi giorni.

 

I RISULTATI

I risultati sono entusiasmanti, soprattutto se si pensa che si tratta di pazienti cronici che devono vivere per tutta la loro esistenza con questa malattia. All’inizio i pazienti sono affranti, depressi e psicologicamente distrutti. Dopo l’operazione ritornano ad avere fiducia in se stessi, e soprattutto, riprendono in maniera costante e assidua la terapia, che spesso, era stata abbandonata. Vedono, infatti, il loro viso di nuovo tonico, pieno, splendente; Il loro aspetto sano e la loro espressione radiosa.

 

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Autore: Dr. Pierfrancesco Bove

Sono il Dr. Pierfrancesco Bove, laureato in Medicina e Chirurgia ed abilitato alla professione medica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli con il massimo dei voti.

                

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